ATTENZIONE VIABILITA' TEMPORANEAMENTE MODIFICATA
Da Loc. Drogne, alla corrispondenza dello sbarramento si sale verso sinistra e si prosegue lungo il sentiero. All'altezza del Villaggio degli Gnomi si oltrepassa traccia di esbosco e si continua verso destra. Si sbuca dietro il Cristin di Melache.
IL ZÎR DAI CRISTÌNS ESTIVO
Il percorso si compone di nove tappe, ognuna delle quali offre l’opportunità di scoprire un Cristìn diverso. Le tre tappe bonus aggiungono ulteriori elementi di interesse al percorso, rendendolo ancora più coinvolgente e affascinante.
LUNGHEZZA E TEMPI DI PERCORRENZA
Cristins di fondovalle:
° Tappe da 1 a 9 – (km 13) – 5 ore
Tappe bonus:
° Tappa A (km 2 – d+ 200) – 2 ore
° Tappe B e C (km 6) – 3 ore
Tutte le tappe: (km 21) – 10 ore
NUMERI UTILI
INFORMAZIONI
Albergo Diffuso Dolomiti: 366/7391870
Bar alle Alpi: 0433/87013
Infopoint TurismoFVG: 0433/886767
ALTRI NUMERI
CAI sezione Forni di Sopra: 339/2194405
Soccorso Alpino Italiano per chiamate di emergenza: 112
CONSIGLI UTILI
Suggeriamo di munirsi di acqua sufficiente per tutto il tragitto e di indossare abbigliamento adatto per escursioni su prato e nel bosco. Per le famiglie con neonati consigliamo di munirsi di zainetto o fascia per i tratti in campagna aperta e sentiero nel bosco.
MAPPA CONSIGLIATA:
Carta TABACCO nr. 02 Forni di Sopra – Ampezzo – Sauris- Alta Val Tagliamento.
CRISTÌNS DI FONDOVALLE
Cristìn dal Venton
INFORMAZIONI
Anno di costruzione: 1911
Committente: Abramo Luigi Nassivera – Pefar
Il Cristìn dal Venton è posto nelle vicinanze dell’abitato di Tredolo, poco distante dalla località detta Venton, nome dato del vento che soffia costantemente da est. Sorse per ospitare la preziosa Madonna di Domenico da Tolmezzo, attualmente conservata nella Chiesa Parrocchiale. Al suo interno ora si trova una statua della Madonna di Fatima.
Cristìn di Ronzèc
INFORMAZIONI
Anno di costruzione: sconosciuto
Committente: sconosciuto
Questo Cristìn, egregiamente restaurato, si trova lungo il sentiero che scende al Tagliamento. Era un luogo di sosta per le rogazioni, ma nel corso del tempo si era deteriorato, nonostante fosse ancora un simbolo di devozione popolare. La sua posizione, vicino al fiume e alla confluenza del Rio Posciadee, sul percorso che portava probabilmente ad un antico ponte provvisorio, testimoniano il bisogno di protezione contro i pericoli delle alluvioni.
Cristìn di Ciasons
INFORMAZIONI
Anno di costruzione: 1954
Committente: Federico Polo di Paine
Il Cristìn di Ciasons è posto sulla curva della strada che porta in Drogne e Minglere e venne costruito con sassi di tufo raccolti con pazienza sul greto del Tagliamento. I nomi dei donatori che contribuirono alla costruzione sono stati inseriti in una bottiglia murata nella cappellina. Questo Cristìn rappresenta un simbolo di fede e preghiera per gli emigranti d’America e per chi passa sulla strada.
Cristìn di Carlin
INFORMAZIONI
Anno di costruzione: 1995
Committente: Carlin Fabris
Posto sulla strada di collegamento tra Drogne e Minglere, questo Cristìn reca al suo interno un’immagine della Madonna Assunta, dipinta dall’artista Arrigo Poz. È stato completato nel 1995 ed è rivolto a sud ad osservare il Pic di Miesdi e il Pic Zian.
Cristìn di Melache
INFORMAZIONI
Anno di costruzione: 1992
Committente: Riccardo Fabris
Inaugurata nel 1992, la graziosa cappellina accompagna il viandante tra Drogne e la località di San Antonio. Sorge proprio alla fine del sentiero di collegamento tra le due località, dove il bosco lascia spazio a un bellissimo prato e apre la vista sul Monte Ranculin.
Cristìn di Ciampuegne
INFORMAZIONI
Anno di costruzione: 1800
Committente: Sala Antonio Titon
Questo Cristìn fu edificato in onore di San Antonio, come segno di fede e per chiedere protezione durante i difficili primi anni del 1800. Nel 1822, il santuario fu rinnovato e dotato di una nuova pavimentazione. La zona dove si trova, un tempo nota come Ciampuegne, oggi prende il nome di Località S. Antonio grazie alla presenza di questo sacello.
Cristìn di Ciampì
INFORMAZIONI
Anno di costruzione: sconosciuto
Committente: sconosciuto
Appena arrivati sul pianoro di Ciampì, all’incrocio tra la strada sterrata e il bivio di Presòn, si nota una cappellina che custodisce un crocifisso e due quadri sacri. È posizionata ai piedi della montagna di Mont, proprio al limite di un pendio instabile. È probabile che la scelta di costruire il Cristìn lungo la strada utilizzata per portare le mucche alla malga di Neveade avesse lo scopo di richiedere la protezione divina.
Cristìn di Faust
INFORMAZIONI
Anno di costruzione: sconosciuto
Committente: sconosciuto
In passato, la località ora chiamata Faust dai fornesi era conosciuta come Faus. L’antico Cristìn si trova all’imbocco della stretta valle creata dal torrente Auza. Negli anni ‘70 furono restaurati i muri, il vecchio crocifisso e riparato il tetto. La cura è affidata al volontariato di alcuni abitanti.
Cristìn di Ropes
INFORMAZIONI
Anno di costruzione: 1970 c.a.
Committente: Luigi Strazzaboschi Fosat
Questo Cristìn è posto all’inizio della strada che dalla statale porta alle abitazioni sul Rio Auza. Questo edificio è stato costruito per ricevere la protezione divina contro le alluvioni del fiume Auza e contro il rischio di frane provenienti dalla montagna sovrastante di Plai. All’interno si trova l’immagine dipinta da Livio Buttinon raffigurante San Antonio.
TAPPE BONUS
Cristìn di Zuviel
INFORMAZIONI
TAPPA BONUS
Anno di ricostruzione: 1999
Committente: Gruppo Alpini
Il Cristìn di Zuviel fu ricostruito con passione ed a proprie spese dal Gruppo Alpini di Forni di Sotto in poco più di un mese sui ruderi della cappella originaria ed è dedicato ai caduti fornesi in guerra. Situato in un luogo erto e pericoloso, rappresenta il miglior punto panoramico per ammirare la vallata e le montagne a sud del paese, tra cui spicca il Chiarescons.
San Lorenzo
INFORMAZIONI
TAPPA BONUS
La Chiesa di San Lorenzo, dichiarata Monumento Nazionale, è una tappa imprescindibile per i visitatori di Forni di Sotto. Eretta presumibilmente nel 1390, si trova in posizione panoramica tra il torrente Clavenò e i dirupi di Scluses, probabilmente per offrire un riparo e un luogo di sosta ai viandanti.
La Chiesetta di San Lorenzo è da sempre un luogo di fede e di preghiera, ed era meta del terzo giorno delle rogazioni. Ancora oggi si celebra la messa in occasione della festa del Santo il 10 agosto.
ARCHITETTURA
La struttura architettonica è tipica delle chiesette votive friulane e carniche del primo Quattrocento, ma ha subito numerosi rimaneggiamenti nei secoli successivi. La facciata presenta un portico a tre falde in coppi su due pilastri dal capitello dorico e un prospetto a capanna con una monofora campanaria sull’apice. L’interno della chiesetta presenta un’aula interna rettangolare, un presbiterio quadrato e il soffitto a crociera.
AFFRESCHI
Gli affreschi della chiesetta sono considerati un vero gioiello pittorico e sono in gran parte opera del pittore quattrocentesco Gianfrancesco da Tolmezzo. Nella volta del coro sono raffigurati i Dottori della Chiesa, nella parete in fondo all’abside il Martirio di San Lorenzo e nell’arco trionfale l’Annunciazione. Nella parete destra del coro si legge un messaggio del pittore, preoccupato per la manutenzione dei dipinti e raccomandandoli alla cura dei posteri.
GIANFRANCESCO DA TOLMEZZO
Gianfrancesco da Tolmezzo è stato un pittore rinascimentale italiano attivo nel XV secolo. È considerato uno dei massimi esponenti dell’arte pittorica friulana e il fondatore della Scuola di pittura tolmezzina. Le sue opere presentano una grande varietà di stili e influenze, dalle suggestioni gotiche a quelle rinascimentali, con una particolare attenzione al dettaglio e alla rappresentazione realistica della figura umana. Purtroppo molte delle sue opere sono andate perdute nel corso del tempo, ma quelle sopravvissute testimoniano la sua grande abilità artistica e la sua capacità di fondere diverse influenze stilistiche in un’unica visione coesa
GIROLAMO COMUZZO
La chiesetta conteneva anche un altare ligneo secentesco, intagliato da Girolamo Comuzzo e rappresentante la Madonna con Bambino e i Santi Sebastiano, Rocco, Lorenzo, Osvaldo e Biagio. L’altare ha nascosto per molti anni l’affresco di un Bambin Gesù con cartiglio di Gianfrancesco da Tolmezzo, ma ora è stato completamente restaurato e visibile nella Chiesa Matrice di Forni di Sotto.
Cristìn di Rivoli
INFORMAZIONI
TAPPA BONUS
Anno di ricostruzione: 1992
Committente: Riccardo Fabris
Il sacello sorge in una zona estremamente pericolosa, tanto che il luogo è conosciuto come Passo della Morte. Gli abitanti della zona hanno sempre chiesto la protezione di un Signore misericordioso per evitare che massi cadessero sulla strada o sulle case circostanti. In passato, sul posto si trovava una croce, come si può vedere dalle antiche mappe del 1847 . Venne restaurato nel 1991.
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INFORMAZIONI
Bar alle Alpi - 0433.87013
Infopoint TurismoFVG - 0433.886767